La Prima Guerra Mondiale

L'uccisione dell'arciduca ereditario austriaco Francesco Ferdinando, avvenuta a Sarajevo in Bosnia il 28 giugno 1914, fu la scintilla che fece divampare il grande incendio del primo conflitto mondiale. L'attacco dell'Austria alla Serbia mise fatalmente in moto l'intero sistema di alleanze, accordi, contrasti e rivalità, creatosi negli ultimi decenni, così che tutte le grandi Potenze europee, ad eccezione dell'Italia, tra la fine di luglio e i primi di agosto del 1914, si trovarono in guerra. L'Italia aveva dichiarato la sua neutralità, ma su questa decisione del governo il consenso del Paese non fu unanime.

Con l'accordo firmato a Londra il 26 aprile 1915, l'Italia si impegnava ad entrare in guerra entro un mese ed avrebbe ricevuto per compenso del suo intervento il Trentino, l'Alto Adige fino al Brennero e la Dalmazia. Il conflitto dal quale l'Italia divenne partecipe a partire dal 24 maggio 1915 era di dimensioni e di caratteristiche tali da rovesciare i principi dell'arte bellica, quali si erano venuti elaborando all'inizio di questo secolo. Era una guerra di posizione e di logoramento in uomini e in mezzi cui si sottoponeva l'apparato militare avversario.

Nella sala alcune tavole di A. Beltrame della Domenica del Corriere raccontano lo straordinario crescendo di avvenimenti che porteranno l’intera Europa sul baratro di un conflitto che coinvolse, per la prima volta nella storia, milioni di uomini.

 

Mazze ferrate austriache in dotazione alle truppe d'assalto

Mitragliatrice austriaca Schwarzlose mod.1907/12 prodotta dalla ditta Steyr, calibro 8 mm

Galleria Immagini

Binocolo appartenuto a Guglielmo Pecori Giraldi, 1915-1918 - sala IV Maschera antigas italiana in custodia di cartone - sala IV Bomba a mano italiana, mod. Sipe - sala IV
Elmetto italiano, mod. Adrian, 1915-1918 - sala IV Maschera antigas inglese - sala IV

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