Il restauro

Tra il 2007 al 2012 la Basilica palladiana è stata oggetto di un complesso ed articolato intervento di restauro architettonico, funzionale ed impiantistico grazie al fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona.

Allo scopo di preservare le straordinarie qualità figurative e spaziali del monumento e garantirne la funzionalità con adeguamenti impiantistici idonei alle rinnovate destinazioni d’uso, in particolare i grandi eventi culturali in grado di attirare un vasto pubblico, il progetto e i lavori di restauro si sono articolati su tre fronti:

  1. gli interventi dedicati all’apparato decorativo interno ed esterno: pulitura, consolidamento e protezione dei materiali;

  2. la dotazione impiantistica, con l’utilizzo di passaggi esistenti, differenze di quota e sottofondi delle pavimentazioni per la stesura di nuove reti impiantistiche;

  3. il restauro della grande copertura a carena di nave rovesciata, distrutta da una bomba durante la seconda guerra mondiale e poi ricostruita con elementi strutturali ad arco in calcestruzzo armato. L’intervento ha permesso di salvare il rivestimento in rame e la gran parte dei rivestimenti lignei, e di sostituire i grandi archi in calcestruzzo con legno lamellare più adatto a rispondere a eventuali oscillazioni sismiche.

Il progetto di restauro è stato elaborato tra il 2004 ed il 2006 da un gruppo di progettisti vincitori del concorso europeo, bandito dal Comune di Vicenza nel febbraio 2002, che richiedeva di coniugare le esigenze di conservazione con quelle di valorizzazione, garantendo condizioni di sicurezza e benessere ambientale per consentire, oltre alla visita della Basilica palladiana in ogni sua parte, anche un utilizzo adeguato al valore storico e monumentale dell’edificio.

Il restauro è stato coordinato dal professore architetto Eugenio Vassallo che ne ha curato la progettazione e la direzione lavori ed è stato realizzato dall'impresa Sacaim.

Oggi l’intero complesso monumentale, gli spazi espositivi e per l’accoglienza risultano adeguati a ospitare grandi mostre; il salone del primo piano può accogliere importanti eventi in regime di benessere ambientale e di sicurezza; l’accesso alla terrazza panoramica del secondo piano è garantito per un pubblico numeroso; l’intero monumento può essere visitato e percorso in ogni sua parte anche da persone diversamente abili.

A lavori conclusi, la Basilica palladiana è stata restituita alla città e al mondo come centro culturale capace di ospitare manifestazioni di caratura internazionale e come punto di riferimento per la cittadinanza con la rivitalizzazione degli esercizi commerciali e dei punti di ristoro presenti al piano terra, influendo in modo incisivo sulla logica funzionale urbana complessiva.

 

Premio dell'Unione Europea per il Patrimonio culturale - Concorso Europa Nostra 2014

 

Al restauro della Basilica palladiana è stato assegnato il “Premio dell'Unione Europea per il Patrimonio culturale - Concorso Europa Nostra 2014” per la conservazione del patrimonio culturale. La Basilica è stata premiata insieme ad altri 26 progetti, selezionata tra quasi 200 candidature da trenta paesi in quattro sezioni: conservazione, ricerca, contributi esemplari, e istruzione-formazione-sensibilizzazione. Oltre a celebrare l'eccellenza dei lavori per la tutela del patrimonio culturale, il prestigioso riconoscimento promuove competenze e standard elevati nel campo della conservazione.

La cerimonia di premiazione si è tenuta il 5 maggio 2014 al Burgtheater di Vienna sotto gli auspici del Presidente dell'Austria, Heinz Fischer, alla presenza di Androulla Vassiliou, Commissario europeo per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, e di Plácido Domingo, cantante d'opera e presidente di Europa Nostra.

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Motivazioni del premio

La Basilica palladiana di Vicenza è una delle opere urbane più importanti di Andrea Palladio (1508-1580), architetto italiano di straordinaria influenza. Non è solo un monumento emblematico, ma viene anche utilizzato per eventi pubblici ed è molto visitato dai turisti e per questo è messo a dura prova. Gli obiettivi del progetto erano i seguenti: ripulire, rinforzare e proteggere le decorazioni interne ed esterne; installare una nuova rete di impiantistica all’interno dei passaggi esistenti e dei solai. Ma l'intervento più importante è stato correggere i danni causati 60 anni fa dall'utilizzo del cemento armato per riparare il tetto distrutto dalla caduta di una bomba. Inoltre, vari edifici circostanti sono stati trasformati e ora ospitano alcune funzioni di servizio alla Basilica, come ad esempio uffici, centri di controllo degli impianti e servizi logistici.
Oggi la Basilica palladiana è tornata ad occupare il ruolo di prim’ordine che rivestiva in passato come l’edificio storico più importante di Vicenza. È con piacere che la Giuria ha riconosciuto l'importante lavoro di restauro, svolto in modo professionale e accurato, di un famoso edificio in contrasto con l’infelice tentativo di restauro che aveva provocato gravi danni alla struttura nel passato. A metà del XX secolo, quando ancora le caratteristiche dei numerosi nuovi materiali erano pressoché ignote, il principale edificio pubblico del Palladio, nonché un monumento di primaria importanza, è stato oggetto di un uso inappropriato del cemento per la messa in sicurezza del tetto. Tale errore, unito all'inquinamento atmosferico che aveva intaccato il rivestimento in pietra della facciata, ha richiesto un intervento conservativo importante e di qualità.