Mostra fotografica di Alessio Franconi “Si combatteva qui! Sulle orme della Grande Guerra”
In Basilica Palladiana dal 27 giugno al 17 agosto13/06/2025

“Si combatteva Qui! Sulle orme della Grande Guerra” aprirà in Basilica Palladiana venerdì 27 giugno alle 14. La mostra fotografica di Alessio Franconi promossa dal Comune di Vicenza in collaborazione con Noack Culture Container ETS e patrocinata dalla Commissione Europea, giunge a Vicenza in occasione del 110° anniversario dall’inizio della Grande Guerra. Conflitto che vide pesantemente coinvolte anche le zone del Veneto.
Sarà possibile intraprendere un impressionante viaggio fotografico dalle Alpi ai Carpazi attraverso 70 scatti. Seguendo labili tracce nella neve l’autore si addentra in incredibili storie finite nell’oblio. Storie di un intreccio di popoli in conflitto, con persone costrette a viaggi devastanti, spesso senza ritorno. Per non dimenticare.
L’esposizione è stata presentata oggi in sala Stucchi dal sindaco Giacomo Possamai, dall’assessore alla cultura, al turismo e all’attrattività della città Ilaria Fantin e dall’autore Alessio Franconi.
«Dopo Teatralità, che chiuderà domenica 15 giugno, una nuova mostra fotografica sarà allestita in Basilica Palladiana, in occasione dei 110 anni dall’entrata nel conflitto mondiale del nostro Paese, quello ricordato come Grande Guerra – ha dichiarato il sindaco Giacomo Possamai -. Una mostra sulla Prima guerra mondiale oggi ha un duplice significato: tiene vivo il ricordo di un passato a cui la nostra città è particolarmente legata e ci rimanda ai conflitti che ancora oggi sono in atto in altre parti del mondo. Ed è una testimonianza tangibile di quanto dolore abbia portato la guerra e di quanto preziosa sia la pace. La Basilica Palladiana nei prossimi mesi accoglierà anche un’altra mostra dedicata alla seconda guerra: l’esposizione fotografica nel cortile di Palazzo Trissino sarà trasferita in sala Zavatteri, ampliata. Ecco che la Basilica diventa luogo della fotografia e lo sarà nuovamente anche il cortile di Palazzo Trissino con la mostra di Spazio6».
«Fotografie che lasciano spazio al silenzio e al ricordo delle sofferenze vissute da chi ci ha preceduto, dai nostri nonni e bisnonni: è questo il tema della nuova mostra in Basilica Palladiana sulla Grande Guerra che ha ottenuto numerosi patrocini di enti autorevoli a testimonianza del valore artistico e tecnico delle fotografie esposte e della genesi dell’operazione culturale di Franconi che avrà modo di raccontarci il suo cammino nei luoghi teatro degli scontri – è quindi intervenuta l’assessore alla cultura, al turismo e all’attrattività della città Ilaria Fantin -. È desiderio della nostra amministrazione sviluppare sempre più la conoscenza dell’arte della fotografia attraverso esposizioni che possano raccontare il presente e il passato».
Le foto sono state esposte sia in Italia che in Europa, da Roma ad Helsinki, creando uno spirito di memoria condivisa dei due conflitti mondiali. Franconi torna ad esporre in Italia con un percorso arricchito di alcune opere inedite.
Gli scatti sono stati realizzati durante un lungo viaggio in cui l’autore ha affrontato prima le creste vertiginose delle Alpi per poi addentrarsi nei paesaggi cristallizzati nel gelo dei Monti Carpazi.
Ispirato dalle note e dei canti Alpini, l’autore parte dalle Alpi e si addentra nell’est Europa fino a raggiungere l’Ucraina.
Dalle montagne vicine a Vicenza, tra cui risuonano nomi segnati dalla storia come Monte Cengio, l’Ortigara ed il Monte Pasubio, se ne affiancano altri che riemergono oggi a causa dell’odierno conflitto ucraino. Bastioni di fortezze abbandonate, dove furono combattute battaglie campali come nella città di Przemyśl. Finita sulle prime pagine dell’epoca per l’imponente assedio russo, Przemyśl oggi tornata in auge quale punto di arrivo dei rifugiati ucraini e punto di partenza degli aiuti internazionali.
La mostra è un viaggio per riscoprire i luoghi di prigionia dove caddero i nostri bisnonni ma anche dove si combatterono alcune delle più importanti battaglie della Grande Guerra.
Nata con lo scopo di ricordare le sofferenze di chi ebbe a combattere quella Guerra e di non dimenticare il costo del sacrificio umano, la mostra guida il visitatore verso una più profonda comprensione del valore della pace e dell’Unione Europea che, da oltre 70 anni, previene il crearsi di nuovi conflitti armati entro i propri confini.
Per Alessio Franconi, autore del reportage fotografico, «è stato un insegnamento di vita, un percorso introspettivo verso una maggior comprensione del mondo contemporaneo; osservare dal vivo i luoghi della Grande Guerra è un’esperienza faticosa e dolorosa dal momento in cui ancora si possono trovare le ossa sparse sui campi di battaglia».
Il progetto è il risultato di un lungo lavoro pluriennale. L’autore si è recato lungo tutto l’arco alpino passando dalla Slovenia, dall’Italia e dall’Austria lungo quello che fu il fronte italo–austroungarico della Prima Guerra Mondiale, raggiungendo campi di battaglia a oltre 3000 metri di quota. Con una lunga e delicata missione fotografica, ha attraversato i Monti Carpazi, per ricordare il dimenticato fronte orientale raggiungendo l’Ungheria, l’Ucraina, la Polonia, la Slovacchia e la Repubblica Ceca.
Alessio Franconi ci ricorda il valore della pace con delle fotografie da luoghi che sono tornati di drammatica attualità «Quando ho varcato il confine dell’Unione per entrare in Ucraina mi sono recato nei cimiteri di guerra ma, accanto ai caduti della Grande Guerra, mi sono trovato innanzi ai caduti ventenni che già combattevano nelle zone Est dell’Ucraina. I venti di guerra, oggi esplosi completamente, si respiravano ovunque».
Il reportage, giunto alla sua quarantaseiesima tappa espositiva, potrà essere visitato fino al 17 agosto nel salone della Basilica Palladiana, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso ore 17.30). Ingresso compreso nel biglietto di accesso al monumento: 6 euro intero, 4 euro ridotto.
Informazioni: https://www.mostreinbasilica.it/it/
Il Libro Reportage
Nato dalle esplorazioni fotografiche dell’autore sui fronti della Grande Guerra, il libro Si combatteva Qui! 1914-1918 Nei luoghi della Grande Guerra offre uno sguardo approfondito su cime innevate, pareti scoscese ed altipiani petrosi accompagnando il lettore attraverso gli scenari dove si è combattuta la Prima Guerra Mondiale, oggi avvolti nel silenzio di una natura maestosa. La novità storiografica e iconografica del volume consiste nel trattare anche, per la prima volta, il fronte orientale, lungo i Monti Carpazi, dove combatterono i soldati di origine italiana ma nati sotto l’Impero austroungarico.
«Le immagini sono bellissime, impressionanti. Alcune tolgono davvero il fiato, soprattutto se si pensa che in luoghi così scoscesi e inospitali tanti giovani persero la vita», Antonio Carioti, Corriere della Sera. Il libro è in vendita presso il bookshop della Basilica.
La mostra ha il patrocinio di: Commissione Europea, Ambasciata Britannica di Roma, Ambasciata di Polonia a Roma, Commonwealth War Grave Commission, Centro Ceco di Milano, Associazione Nazionale Alpini, Club Alpino Italiano, Erasmus Student Network Italia, Fondazione Pot Miru “Sentiero della Pace”, Ufficio Nazionale per il Turismo Sloveno, Società Storica per la Guerra Bianca, Comitato per il Centenario in seno al Gruppo Alpini Milano Centro, The International Propeller Club – Port of Milan. Technical supporters: PermaJet; AJ Photo; BiG Ciaccio; Città di Asiago.
L’AUTORE
Alessio Franconi è fotografo, scrittore ed avvocato. È autore di Si combatteva Qui! un reportage fotografico esposto innumerevoli volte in Italia e in altri Stati europei che, per il suo impatto e spirito di pace, è patrocinato dalla Commissione Europea e da numerosi enti. L’autore ha pubblicato, oltre ad altri libri, Si combatteva qui! Nei luoghi della Grande Guerra (2017) e Alpi, teatro di battaglie! 1940 – 1945 (2020) con Hoepli. Riferimenti: www.franconiphotos.eu
A cura di
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