15/06/2016

Questa sera la musica da camera chiude il festival "Settimane musicali" al Teatro Olimpico

Un progetto artistico di Sonig Tchakerian

Sonig Tchakerian

Gran finale per la XXV stagione delle Settimane Musicali, che chiude con un concerto di musica da camera, mercoledì 15 giugno alle 21, in Teatro Olimpico a Vicenza. Protagonisti Sonig Tchakerian, che ha curato il progetto della musica da camera del Festival, e Giovanni Guglielmo. Due riferimenti assoluti in Italia per il violino, che saranno accompagnati dall’Orchestra di Padova e del Veneto (che festeggia nel 2016 il 50° anno di attività), altra alta espressione di quel “suonar veneto” che fu già di Vivaldi, al quale Bach tanto si ispirò.
L’incontro tra l’allieva e il maestro inizierà con una conversazione introduttiva tra i due violinisti,
alle 19.45 in Odeo, per illustrare al pubblico il concerto “Due violini per Vivaldi e Bach”, che si terrà poco dopo in teatro.

Dagli interpreti, agli autori che si eseguiranno, tutto il concerto ruota attorno allo speciale rapporto che esiste tra maestro e allievo, particolarmente sentito in ambito musicale. Sonig si è formata alla scuola di Giovanni Guglielmo, maestro di intere generazioni di violinisti ed espressione della scuola violinistica veneta, lui stesso allievo di Luigi Ferro.

«Il rapporto di un allievo con il proprio maestro – afferma Tchakerian – è molto personale, è un rapporto diretto che influisce molto non solo sulla formazione del musicista ma anche della persona, e il legame resta indissolubile nel tempo. La musica è la nostra vita, e suonare con le persone del nostro cuore è sempre un rivivere e rinnovare gli affetti.»

In programma, di Antonio Vivaldi il Concerto per due violini in la minore RV 523 e il Concerto per violino in re maggiore Op. 8 n. 11 RV 210, e di Johann Sebastian Bach il Concerto per violino in mi maggiore BWV 1042 e il Concerto per due violini in re minore BWV 1043.

Due violini per Vivaldi e Bach” chiude idealmente due cicli triennali delle passate edizioni del festival, dedicati ai due grandi compositori, uniti anch’essi da un filo che li rende simili a maestro e allievo, essendo stato il veneziano molto studiato dal tedesco, tanto da creare una connessione strettissima, in particolare proprio tra i concerti per violino dei due autori.

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Sonig Tchakerian

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