Guerre d'Indipendenza e Regno d'Italia

Molti furono i vicentini che parteciparono alle campagne garibaldine. La prima vetrina è interamente dedicata alle figure dei “Vicentini dei Mille” Antonio RadovichDomenico Cariolato. Gli avvenimenti del 1860 ebbero il loro coronamento nella proclamazione del Regno d'Italia avvenuta solennemente ad opera del primo Parlamento italiano riunitosi a Torino il 21 marzo 1861. Quando 18 anni dopo la strenua resistenza del '48, la terza dominazione austriaca cessò dopo la III Guerra d'Indipendenza, Vicenza contribuì con gli esiti del plebiscito popolare del 21 ottobre 1866 all'annessione del Veneto al Regno d' Italia.

La visita del re a Vicenza il 17 novembre 1866 per il conferimento della medaglia d'oro al Valor Militare, un mese dopo l'annessione delle provincie venete al Regno d'Italia, rappresentò in realtà il suggello di una precedente proposta di Sebastiano Tecchio, esule e deputato nel Parlamento Subalpino a Torino, tesa fin dal 1849 a premiare i difensori di Vicenza del 10 giugno '48. La cerimonia ufficiale avvenne nella Piazza dei Signori popolata di gente. L'avvenimento ritratto in un dipinto commissionato al pittore Domenico Petterlin dallo stesso Re Vittorio Emanuele II, rappresenta il Re nell'atto di decorare di medaglia d'oro al valore militare la bandiera del Comune di Vicenza e riassumere nella sua motivazione tutta la forza e il sacrificio di una Città in uno dei momenti più alti e più gloriosi della sua pur millenaria storia: "Per la strenua difesa fatta dai cittadini contro l'irruente nemico del maggio e giugno 1848".

 

Orsola Faccioli Licata. Folla acclamante il Re Vittorio Emanuele II in Piazza dell'Isola (ora Piazza Matteotti) il 17 novembre 1866. Olio su tela, 1869

Domenico Petterlin Vittorio Emanuele II nell'atto di decorare con lamedaglia d'oro al Valor Militare, per i fatti del 1848,la bandiera della città. Vicenza 18 novembre 1866. Olio su tela, 1870.

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