01/07/2015
"FLOW_1", arte contemporanea italiana e cinese dal 17 settembre in Basilica palladiana
Mostra a cura di Peng Feng e Maria Yvonne Pugliese

25 artisti italiani e cinesi per 25 visioni, per riprodurre nel salone d’onore della Basilica Palladiana di Vicenza, dal 17 settembre all'1 novembre 2015, il valore della varietà che simultaneamente vive e convive nella contemporaneità.
Il progetto FLOW_1 (dove il numero sta ad indicare la prima di future e diverse edizioni) è una mostra d'arte contemporanea nuova e diversa, frutto della collaborazione tra artisti, filosofi, una casa editrice filosofica, Comune di Vicenza, sponsor, collezionisti e amanti dell’arte.
La mostra è organizzata dall’Associazione Culturale YARC - Yvonneartecontemporanea in collaborazione con il Comune di Vicenza e con il patrocinio della Regione Veneto e il sostegno dell’Istituto Confucio di Venezia.
Per mettere in dialogo due culture, Occidentale e Cinese, i curatori, Maria Yvonne Pugliese e Peng Feng, hanno lavorato sul valore essenziale proprio di ogni opera d’arte, affermando in questa mostra la priorità dell’oggetto rispetto alla sua interpretazione. I 25 artisti italiani e cinesi invitati ad esporre hanno prodotto una o più opere che potessero esprimere al meglio la loro poetica. Infatti, pur essendo una mostra collettiva, ogni artista ha uno spazio importante adatto ad esprimere la propria visione del mondo.
La mostra è stata presentata oggi nella terrazza della Basilica palladiana dal vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci e dalla curatrice Maria Yvonne Pugliese.
"Nella giornata di riapertura della Basilica palladiana presentiamo un'esposizione piccola, dal punto di vista numerico, poiché le opere raccolte non saranno numerose, ma di un spessore e, ne siamo convinti, interessante - spiega il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci ricordando che l'evento nasce da una proposta del consigliere comunale Raffaele Colombara -. A settembre, quindi, nel salone della Basilica palladiana dove esporranno artisti contemporanei italiani e cinesi, ci si troverà immersi in un percorso culturale di confronto tra oriente e occidente accompagnati dalle opere d'arte esposte e dalla voce dei filosofi che interverranno. Vicenza invita nuovamente alla conoscenza dell'oriente, come già avviene in occasione del Festiva del Giappone che si ripete in città con successo già da alcuni anni - precisa il vicesindaco -. La mostra Flow_1 sarà l'occasione per proporre una riflessione sull'arte contemporanea proprio in Basilica che aspira a diventare il cuore culturale della nostra città. Grazie ancora una volta al dialogo tra il mondo pubblico e privato Vicenza cercherà di intraprendere un dialogo con la Cina avendone, a mio parere, tutte le carte in regola. Sotto questo profilo intendiamo offrire opportunità alle imprese del nostro territorio, attraverso la collaborazione con l'associazione industriali, che potranno diventar partner e utilizzare la Basilica per le loro attività promozionali durante l'esposizione".
"Il titolo FLOW intende garantire il naturale scorrimento del pensiero - interviene la curatrice Maria Yvonne Pugliese -; il sottotitolo “arte contemporanea italiana e cinese in dialogo” significa che viene interrogata l’arte contemporanea come stimolo autentico di dialogo fra le due culture. L’esito di questo dialogo non ha preceduto la realizzazione della mostra ma si è formato man mano sulla base delle opere proposte dagli artisti invitati. Ci troviamo ad affrontare un problema di conoscenza reciproca e crediamo che l’autenticità del lavoro di un artista possa costituire un punto di partenza. Con questa mostra intendiamo perciò riportare al centro l’artista con il suo lavoro di ricerca e il suo rapporto dialogico con la realtà - sottolinea la curatrice -. Ogni artista è stato invitato a proporre un’opera, un lavoro che potesse rappresentare pienamente la sua poetica e il suo sentire e un testo che verrà inserito nel catalogo, una traccia, una dichiarazione di intenti, che in modi assolutamente liberi, potrà illustrare il contesto e la processualità che hanno portato alla realizzazione della propria opera. Accanto agli artisti abbiamo invitato anche i filosofi, Peng Feng per la Cina e Marcello Ghilardi per l’Italia, che ci aiuteranno a sistematizzare entro un ordine teoretico e filosofico ciò che emerge dal nostro lavoro. La registrazione di questo dialogo, FlowTalk, verrà proiettata in loop in una sala dedicata all’interno della mostra, durante tutta la durata della mostra stessa.”
Lo sguardo di ogni visitatore potrà cogliere e fare proprie differenze e somiglianze sia all’interno della stessa cultura sia nel raffronto tra di esse.
Proprio il visitatore è al centro del lavoro dei curatori che hanno predisposto la possibilità di accedere a tre ordini di lettura della mostra.
Il primo, appunto, lo sguardo personale dove il proprio sapere, la propria memoria e la propria cultura daranno un risultato di lettura in diretto contatto con “l’oggetto - opera d’arte”, senza barriere linguistiche, senza vincoli di codici prestabiliti. Il secondo è il contatto con lo sguardo dell’artista. Infatti ogni artista è stato invitato a produrre un contributo che potesse raccontare il processo fisico e mentale che lo ha portato alla produzione di quell’opera e alla propria poetica.
Il terzo è l’approfondimento di alcune tematiche che saranno frutto del dialogo tra artisti e filosofi italiani e cinesi invitati al FlowTalk del 17 settembre: il rapporto tra tradizione e innovazione, il rapporto con la natura, il valore dell’opera d’arte contro il simulacro della comunicazione, il ruolo dell’artista nella società contemporanea. In Basilica Palladiana sarà quindi possibile percorrere le sale espositive con quadri, video, installazioni, progetti, che parlano del sentire attuale nella varietà di due realtà antropologicamente diverse ma entrambe fotografate nel medesimo spazio/tempo contemporaneo.
Gli artisti in mostra: Aisa Jiang Tuerxun, Stefano Arienti, Bianco-Valente, Stefano Cagol, Piero Gilardi, Hu Guoqing, Huang Yan, Massimo Kaufmann, Li Hongbo, Marcantonio Lunardi, Iler Melioli, Mu Boyan, Laurina Paperina, Peng Si, Elena Pugliese, Tamara Repetto, Serse Roma, Wang Rui, Alberto Scodro, Cristina Treppo, Patrick Tuttofuoco, Dany Vescovi, Zhang Fangbai, Zhao Xu.
Molti di loro erano già presenti nel giugno 2014 alla prima Biennale Internazionale dello Xinjiang con tema “Incontro sulla via della Seta” a cura del prof. Peng Feng (già curatore del padiglione cinese alla Biennale di Venezia 2011) dove Maria Yvonne Pugliese era stata invitata a selezionare gli artisti italiani.
La mostra aprirà al pubblico sabato 19 settembre e sarà preceduta dal vernissage e dal FlowTalk di giovedì 17 settembre con inizio alle 15.30.
La mostra rimarrà quindi aperta dal 19 settembre all'1 novembre giovedì e venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20 e sabato e domenica dalle 11 alle 19. Ingresso a 5 euro che consente di vistare la mostra, il loggiato e la terrazza della Basilica.
Sponsor tecnici: Scortrans Logistic World Wide, Anthea Risk Menagement, Fototecnica servizi digitali, Fotografica Lorenzo Ceretta, Diogene multimedia.
Per informazioni: L’Associazione Culturale YARC - Yvonneartecontemporanea, borgo Santa Lucia 8 Vicenza; www.mariayvonnepugliese.it - info@yvonneartecontemporanea.com
Documenti allegati
- Chi siamo (Documento PDF)
- Gli artisti in mostra (Documento PDF)
- Ecco il perchè di questo progetto (Documento PDF)
- Il fascino di visioni diverse (Documento PDF)
Galleria fotografica
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