Età romana

Metà I sec. a.C. - metà V sec. d.C.

La romanizzazione del Veneto fu un processo graduale, senza interventi militari. La città romana di Vicetia, come altre città del Veneto, si sviluppò pertanto senza soluzione di continuità sul preesistente nucleo urbano.
In seguito alla concessione della cittadinanza di diritto romano alle comunità dell’Italia settentrionale nel 49 a.C., Vicenza divenne un municipium dotato di propri magistrati, di un territorio da gestire e di tutte le strutture pubbliche necessarie per la sua nuova funzione.

L’edificio più importante, il teatro, è ancora riconoscibile nel tessuto urbano, grazie alle costruzioni di età posteriore che si sono impostate sulle sue rovine conservandone planimetria e parte delle murature.
Gli elementi di decorazione architettonica e le statue appartenenti ad un ciclo celebrativo della famiglia imperiale giulio-claudia ne datano la principale fase costruttiva ai decenni centrali del I sec. d.C.

Nel chiostro sono esposte iscrizioni funerarie, votive e pubbliche provenienti soprattutto da Vicenza e dal Vicentino, ma anche dal territorio padovano, veronese e atestino. Il nucleo più consistente della raccolta è rappresentato dalla collezione Tornieri, costituita tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800.

Il grande mosaico figurato da piazza Biade, della fine del IV sec. d.C., presenta pannelli con scene di caccia eroica e di lotta di eroi contro animali inseriti in una fitta trama decorativa.

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